A pari merito. Più diritti per le ragazze, più libertà per tutti!

Autore: Lia Celi

Collana: Presenti Passati

Categoria: Libri

Sottocategoria: Attualità

Fascia Età: da 12 a 14 anni

Autore Recensione: Redazione di Filastrocche.it

Recensione



Contro i pregiudizi di genere, un romanzo di educazione sul femminismo che parla a ragazzi e ragazze (e non solo)

Romanzo leggero e umoristico che parla di femminismo e di parità di genere, scegliendo per protagonista un ragazzo di 12 anni, Fulvio. La scelta è voluta perché si rivolge non solo alle ragazze – e alle donne -, ma anche ai ragazzi e agli uomini, riconoscendo che il femminismo ha reso il mondo più vivibile anche per loro.

Fulvio è un giovanissimo attore, timido e un po’ impacciato, diventato famoso per uno spot pubblicitario di un formaggino e per questo soprannominato SpalmaGhiotto. Qui è alle prese con un provino per una fiction televisiva ambientata in Inghilterra al tempo delle Suffragette, il movimento che ai primi del Novecento si batté per il diritto di voto alle donne. Ma sull’argomento è quasi totalmente a digiuno e con l’aiuto delle donne che incontrerà negli studi di produzione – in primis la piccola e agguerrita Zoe, e poi la sceneggiatrice, la truccatrice, l’agente, l’aiuto-regista – verrà a conoscere un capitolo che compare poco o per nulla nei libri di storia. E piano piano capirà che questa lotta è attuale e viva, contro i pregiudizi di genere e le disparità fra un “copione azzurro” e un “copione rosa”, che con un marchio invisibile e indelebile etichettano, fin dalla culla, la vita di femmine e maschi.

In un’alternanza fra fiction e realtà, fra passato e presente, Lia Celi – scrittrice, giornalista, umorista, autrice televisiva, blogger – vuol far aprire gli occhi ai ragazzi e farli riflettere su questo tema delicato e spinoso, attraverso una scrittura leggera, umoristica e piacevole. Lo fa componendolo nelle sue diverse sfaccettature e prendendo spunto dai personaggi che animano il racconto.

A pari merito. Più diritti per le ragazze, più libertà per tutti!

I pregiudizi esistono, le disparità sono sempre esistite, in modo diverso nei vari secoli ogni donna ha sempre dovuto affrontare le sue battaglie, non diamolo per scontato, se pensiamo che fino al 1945 in Italia le donne non avevano diritto di voto.

Interessante è l’excursus che fa la sceneggiatrice, Teresa, snocciolando l’esempio di grandi donne del passato, come Cristina da Pizzano, filosofa e letterata, che alla fine del 300 condannò nei suoi scritti la società patriarcale dominata dai maschi e affermò pari dignità e capacità fra uomini e donne. O come la scrittrice e drammaturga francese Olympe des Gouges che nel 1791 scrisse la prima Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. Le donne nei secoli hanno sempre dovuto lottare per essere riconosciute, fin dalle prime ribellioni che risalgono all’epoca romana, quando nel 195 a.C. le matrone scesero in piazza contro una legge che imponeva loro abiti modesti e il divieto di muoversi in carrozza.

Non si tratta di salire sulle barricate o di voler essere superiori ai maschi: non è questo il punto. Ma allora perché ancora oggi i ruoli di potere sono occupati dagli uomini? Perché i compensi sul lavoro sono ancora impari e inferiori?

Un libro da leggere per capire, sapere e agire. Perché alzare la voce non sempre ha portato vantaggi alle donne che hanno osato farlo, anzi, ma le donne devono avere la libertà, come tutti, di non essere brave, gentili e compiacenti. Contano il talento e la preparazione, non il fatto di essere maschio o femmina.

Perché “Niente è impossibile se siamo dalla stessa parte”. La strada è ancora lunga.

Assolutamente da leggere.

Editore: Einaudi Ragazzi

Anno di Pubblicazione: 2021

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