Uno di questi non è come gli altri

Pubblicato il 23 Ott 2020

Autore: Barney Saltzberg

Illustratore: Barney Saltzberg

Collana: Libri Illustrati

Categoria: Libri

Sottocategoria: Albo illustrato

Fascia Età: da 0 a 4 anni

Autore Recensione: Redazione di Filastrocche.it

Recensione

Una riflessione semplice ma profonda sulla diversità, per accoglierla anche da piccoli

Scritto e illustrato da Barney Saltzberg – autore americano di più di 50 libri per l’infanzia che ha venduto oltre un milione di copie in tutto il mondo – Uno di questi non è come gli altri è un libro che con la sua semplicità arriva dritto al cuore.

Poche parole e disegni puliti che strappano un sorriso e ci raccontano quante cose si possono fare quando siamo diversi. Cosa hanno in comune 3 mucche e 1 elefante? Difficile dirlo… perché in realtà nulla hanno in comune: è questa la cosa più bella!
Perché essere diversi è una risorsa impagabile che arricchisce e fa crescere… e fa anche star bene. Una cosa meravigliosa.

Ogni situazione di “diversità” riprende lo stesso schema con due doppie tavole, giocando sulla ripetizione: vengono sempre presentati 4 personaggi, di cui uno è diverso dagli altri 3, accompagnati dalla stessa frase: Uno di questi non è come gli altri. Solo girando la pagina si scopre cosa potrà accadere e ogni volta è una bella scoperta.

Man mano che ci si addentra nella lettura, il grado di diversità aumenta, partendo da abbinamenti quasi banali per arrivare ad accoppiamenti improbabili e inattesi, attraverso un meccanismo assolutamente efficace, quasi in una sfida al lettore. Sempre con un’attenzione speciale al divertimento.

Fra cani e gatti, maialini e lupi (ma possibile?), fino all’ultimo colpo di genio (non ve lo sveliamo), per dire a grande voce, con semplicità e leggerezza, che la diversità va accolta e dà forza al gruppo, per arrivare ad un’unità unica dove tutti hanno un loro posto. E non sono pari, anzi.

Ci ha colpito la dedica:
“Per il rabbino Mark e Harriet, che hanno creato una comunità che accoglie chiunque ne varchi la soglia”…

Per soffermarci a pensare e a riflettere, insieme ai nostri bambini.