Vedo un mondo di colori
Autore: Sofia Gallo
Illustratore: Fuad Aziz
Collana: I bulbi dei piccoli
Fascia Età: da 5 a 7 anni
Autore Recensione: Redazione di Filastrocche.it
Recensione
Un modo per parlare ai bambini della guerra
Vedo un mondo di colori è un albo illustrato con i testi di Sofia Gallo e le immagini di Fuad Aziz, un libro delicato, per toni e sfumature, che affronta un tema difficile e terribile come quello della guerra.
E lo fa attraverso una storia che ci racconta l’esperienza di Ahmed e Idil, i due bambini protagonisti del racconto. In un caldo pomeriggio estivo Ahmed e Idil stanno giocando nella tranquillità della loro casa.
Ma mentre disegnano, all’improvviso, vengono travolti da una fortissima esplosione, che manda tutto in frantumi. In un attimo si ritrovano coperti di polvere e macerie, divisi da una trave, ma almeno vivi. Sono perduti e spaventati. Dopo un iniziale smarrimento, contro la paura si fa strada la fiducia che tutto possa risolversi.
Inizia un dialogo di conforto reciproco che li porta a sperare, nell’attesa che qualcuno li trovi e li porti in salvo. In quello che desiderano, in quei momenti di paura, al buio, con poca aria e la gola secca, si sforzano di trovare il bello, il buono e ciò che può dare loro sicurezza.
Si parlano, si rincuorano, cercano di darsi la mano, riniziano anche a disegnare come stavano facendo prima del boato, come se la bomba non ci fosse mai stata.
Per non pensare, per non farsi sopraffare dal panico…”Non pensare a dove sei. Chiudi gli occhi e disegna quello che vedi…”.
Una storia che commuove, che come scrive Anselmo Roveda nella postfazione, ci fa “vivere le vite altrui” per immedesimarsi negli altri. Perché le storie servono a “provare empatia, vicinanza, con persone – poco importa se sono personaggi – che vivono contesti diversi e lontano dai nostri”.
E proviamo empatia e commozione per Ahmed e Idil, due personaggi di fantasia, ma concretamente veri e reali, come reale è la cronaca dei tanti paesi, anche oggi, in guerra. Purtroppo la violenza e la guerra dei grandi non risparmiano nessuno, neppure i bambini. Qui si sceglie la speranza e un finale di salvezza, che porterà i due fratellini in salvo nell’abbraccio affettuoso e amoroso della loro mamma.
E lo fa attraverso una storia che ci racconta l’esperienza di Ahmed e Idil, i due bambini protagonisti del racconto. In un caldo pomeriggio estivo Ahmed e Idil stanno giocando nella tranquillità della loro casa.
Si parlano, si rincuorano, cercano di darsi la mano, riniziano anche a disegnare come stavano facendo prima del boato, come se la bomba non ci fosse mai stata.
Una storia che commuove, che come scrive Anselmo Roveda nella postfazione, ci fa “vivere le vite altrui” per immedesimarsi negli altri. Perché le storie servono a “provare empatia, vicinanza, con persone – poco importa se sono personaggi – che vivono contesti diversi e lontano dai nostri”.
Editore: Edizioni Gruppo Abele
Anno di Pubblicazione: 2016
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