Toxplasmosi in gravidanza e gatti: vero o falso?

E’ giusto stare in guardia dai gatti nei 9 mesi di gravidanza per la paura della toxoplasmosi?

E’ proprio necessario separarsi dal proprio Micio quando si scopre di essere incinta? Quanta paura c’è in giro non sempre giustificata sul rapporto tra la toxoplasmosi felina e la dolce attesa?

Qui cercheremo di fare un po’ di chiarezza, perché una corretta informazione è la migliore arma per prevenire qualsiasi problema legato a questa malattia.

Cos’è la TOXOPLASMOSI?

  • VERO: La toxoplasmosi è una malattia infettiva, asintomatica nell’uomo, che se contratta durante la gravidanza e trasmessa al feto, può causare aborto o malformazioni anche molto gravi.
  • VERO: Questa patologia, su base protozoaria, viene trasmessa da un microrganismo chiamato Toxoplasma Gondii, protozoo parassita che infesta i vertebrati a sangue caldo, annidandosi nei muscoli e nel tessuto dell’organismo.
  • VERO: I gatti sono gli unici mammiferi nei quali il ciclo vitale del protozoo si conclude. Infatti nell’intestino dei felini il parassita si riproduce e viene eliminato nell’ambiente tramite le feci (per un periodo di 7-21 giorni massimo); una volta eliminate le oocisti nell’ambiente, queste, a contatto con l’ossigeno, in 5 giorni si trasformano in spore e diventano resistenti nell’ambiente per moltissimo tempo, venendo così ingerite dai vertebrati terresti.
  • FALSO: E’ facile e comune prendere la toxoplasmosi da un gatto casalingo. Infatti per aver contratto la malattia, Micio dovrebbe aver mangiato carne cruda (uccelli o piccoli roditori, ad esempio) contenente il parassita. Dato che i nostri felini da appartamento si nutrono prevalentemete di croccantini e scatolette il rischio toxoplasmosi è davvero basso. Inoltre, anche in questo caso, il micio portatore espellerebbe le cisti del protozoo solo per un paio settimane nell’arco dell’intera vita ed esclusivamente attraverso le feci. Perché le cisti si attivino, divenendo realmente pericolose, è anche necessario che rimangano esposte all’aria per almeno 24 ore e che entrino in contatto diretto con la bocca o con le mucose della mamma in attesa. Insomma tutte ipotesi piuttosto remote.

Ricapitolando, perché una donna incinta venga infettata dal suo gatto di casa, è necessario:

  1. Che l’animale sia portatore,
  2. Che si trovi nel periodo di emissione delle cisti,
  3. Che le sue feci siano state depositate da almeno 24 ore,
  4. Che la gestante le tocchi con le mani e
  5. Che si porti successivamente le mani sporche alla bocca, oppure a contatto con gli occhi.
  • VERO: Le più elementari norme igieniche bastano per ridurre praticamente a zero il rischio di contagio.

 

Ecco allora che di seguito riassumeremo una serie di consigli utili a prevenire la malattia e a vivere più serenamente la dolce attesa, senza bisogno di separarsi dai nostri amati e innocui micetti.

 

Prevenzione da fare sul gatto:

Fate un controllo preventivo dal proprio veterinario di fiducia (tramite test) per valutare lo stato di salute del vostro gatto ed escludere che l’animale sia portatore del parassita. Se il gatto risultasse positivo e sono presenti segni clinici di malattia, sarà semplicemente necessario un trattamento con una terapia antibiotica specifica per 4 settimane, mentre per la proprietaria incinta sono sufficienti alcune elementari precauzioni igieniche:

  1. Non nutrite i gatti con carne poco cotta, ma preferite il cibo industriale.
  2. Non permettete al gatto di bere l’acqua dal WC.
  3. Non lasciate i gatti liberi di “andare a caccia” in giardino o sui tetti.
  4. Fate pulire la lettiera del gatto a qualcun altro almeno una volta al giorno. E se questo non fosse proprio possibile pulite la lettiera almeno una volta al giorno usando sempre guanti e mascherina monouso e poi lavare molto bene le mani.
  5. Tenete sempre ben pulita la cassetta, lavandola regolarmente con acqua bollente e detergenti specifici.

Ecco poi alcune regole di comportamento generali che si devono osservare in gravidanza, se si vuole evitare il contagio con la Toxoplasmosi

  1. Usate sempre i guanti se vi dedicate al giardinaggio.
  2. Lavate le mani accuratamente con sapone e acqua calda e non toccatevi occhi e bocca prima di averlo fatto.
  3. Evitate carni crude o poco cotte (cucinate tutti i prodotti ad almeno 66°C e congelatela per almeno 3 giorni prima di cucinarla).
  4. Lavate molto bene la verdura fresca prima di consumarla.

 

Se osserverete questi semplici comportamenti durante la gravidanza, non ci sarà affatto bisogno di rinunciare alle fusa del vostro amato micio, che non è affatto il principale vettore di toxoplasmosi, a differenza di quanto spesso si creda erroneamente. Infatti sono le carni poco cotte e le verdure mal lavate i principali responsabili di questa malattia, ed è lì che la vostra attenzione deve essere riposta.

 

A cura dello staff di Mypetclinic Clinica Veterinaria

Sulla pagina Amici Speciali Coop, la linea Coop dedicata al Pet Food, trovi approfondimenti sui prodotti, consigli del veterinario e molte informazioni utili per prenderti cura del tuo amico a 4 zampe!

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?